L'ATTESTAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI A LIVELLO REGIONALE


I ritardi, con cui i disposti legislativi statali di recepimento della direttiva 2002/91/CE sono stati emanati, hanno incentivato Regioni e Province autonome, nell’ambito delle proprie competenze ribadite dall’art. 17 del D.Lgs. 192/2005 «clausola di cedevolezza», a muoversi in anticipo per definire una propria disciplina legislativa in tema di certificazione energetica degli edifici ancor prima dell’emanazione delle Linee guida nazionali .

L’operato di tali regioni è legittimato dall’art. 30 del D.Lgs. 31/03/1998, n.112 che modifica parzialmente le disposizioni di cui agli artt. 12, 14 e 30 della L. 10/1991.

Nel dettare la normativa di attuazione, regioni e province autonome sono comunque tenute al rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dai principi fondamentali desumibili dai decreti attuativi.

Per quanto concerne le disposizioni del D.Lgs. 192/2005 (come aggiornato dalla L. 90/2013) si applicano alle regioni e alle province autonome che non hanno ancora provveduto al recepimento della direttiva 2010/31/UE fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione adottata da ciascuna regione e provincia autonoma. Sono fatte salve, in ogni caso, le norme di attuazione delle regioni e delle province autonome che, alla data di entrata in vigore della normativa statale di attuazione, hanno già provveduto al recepimento.

Per effetto della clausola di cedevolezza, a livello regionale, la procedura di certificazione energetica da rispettare è quella locale. Nelle regioni nelle quali non è ancora in vigore una specifica regolamentazione si impiega la normativa statale; essa perde efficacia dalla data di entrata in vigore della legislazione di attuazione di ciascuna regione e provincia autonoma e reca indicazione della natura sostitutiva del potere esercitato e del carattere cedevole delle disposizioni in essa contenute. 


Distribuzione degli APE nelle regioni e Province autonome nel periodo 2016-2021

  

Regione / Provincia autonoma

APE (2016-2020)

% sul totale

APE (2016-2021)

% sul totale

Ordine

Abruzzo

134.973

2,38%

161.181

2,31%

14

Basilicata

37.368

0,66%

46.176

0,66%

18

Bolzano

16.392

0,29%

20.668

0,30%

21

Calabria

110.890

1,95%

139.222

2,00%

15

Campania

458.063

8,07%

551.334

7,91%

6

Emilia-Romagna

474.768

8,37%

582.150

8,35%

4

Friuli-Venezia Giulia

151.415

2,67%

178.597

2,56%

13

Lazio

345.324

6,08%

482.464

6,92%

7

Liguria

208.746

3,68%

249.461

3,58%

11

Lombardia

913.381

16,09%

1.141.269

16,37%

1

Marche

157.058

2,77%

212.804

3,05%

12

Molise

20.686

0,36%

25.371

0,36%

19

Piemonte

458.991

8,09%

568.334

8,15%

5

Puglia

363.388

6,40%

434.500

6,23%

8

Sardegna

239.105

4,21%

266.235

3,82%

10

Sicilia

534.625

9,42%

626.380

8,99%

3

Toscana

317.279

5,59%

404.658

5,80%

9

Trento

65.974

1,16%

77.300

1,11%

17

Umbria

98.843

1,74%

116.636

1,67%

16

Valle d’Aosta

20.229

0,36%

24.745

0,35%

20

Veneto

547.841

9,65%

661.560

9,49%

2

TOTALE

5.675.339

100%

6.971.045

100%

 

INCREMENTO DELLA BASE DEI DATI

 

 

22,83%

 

 

 

Costituzione del Catasto regionale degli APE e tipologia di XML adottato

 

 

Regione / Provincia autonoma

Catasto energetico

XML

Abruzzo

2013

Ridotto

Basilicata

2016

Ridotto

Bolzano

2017

Ridotto

Calabria

2019

Esteso

Campania

2014

Ridotto

Emilia-Romagna

2009

Esteso

Friuli-Venezia Giulia

2018

Esteso

Lazio

2018

Esteso

Liguria

2009

Esteso

Lombardia

2007

Esteso

Marche

2013

Ridotto

Molise

2020

 Ridotto

Piemonte

2009

Esteso

Puglia

02-02-2020

Esteso 

Sardegna

 -

Esteso

Sicilia

 2011

Ridotto

Toscana

 2019

Ridotto

Trento

costituito ma non pubblico

Ridotto

Umbria

 2015

Ridotto

Valle d’Aosta

2011

Esteso

Veneto

2012

Ridotto